Di principio sono contrario, soprattutto perche' sono convinto che, non solo a Siena, ma anche altrove (mi ricordo di un analogo Palio che si corre ad Asti), almeno in alcuni anni, ci siano sotto delle scommesse, degli interessi, e che alcuni cavalli vengano drogati (forse qualcosa del genere comunque e' gia' venuto fuori di recente). Inoltre reputo il modo di correre piuttosto violento, si tratta solo di tre giri pero' in realta' la gara sembra durare molto di piu', e se qualche cavallo continua da solo la corsa mi pare come impazzito; poi, per quel che ne so, sono permessi accordi trasversali tra le contrade e anche la possibilita' per i fantini di ostacolarsi a vicenda col frustino. Se proprio si vuole mantenere il Palio, penso che bisognerebbe non considerare piu' le regole come inviolabili, ma come un qualcosa che ogni tanto va adattato ai tempi, cercando di rispettare e non snaturare lo spirito agonistico della contesa, la voglia delle contrade di misurarsi in una sala rivalita', e allo stesso tempo di smussare gli aspetti piu' cruenti, sanguigni, quelli che poi alla fine possono portare anche agli accordi sottobanco, per il fatto che bisogna vincere a ogni costo. Una riforma del Palio, con un maggiore rispetto per i cavalli e un maggior rilievo agli aspetti piu' eleganti della tradizione, potrebbe essere una soluzione valida e un po' meno traumatica della abolizione. Meglio scegliere il male minore, piuttosto che continuare a far finta di non vedere che certe cose potrebbero essere fatte meglio con un po' di volonta' e di idee, che si potrebbe avere persino l'opportunita' di richiamare piu' gente se si fosse particolarmente brillanti con le innovazioni, che in sostanza un gioco non puo' continuare all'infinito uguale a se stesso, altrimenti rischia di diventare stucchevole e che, a parte i fanatici sostenitori delle contrade, tutti gli altri lo vadano a vedere solo per dire ci sono stato anche io. Lasciamo perdere le Cassandre, "se si tocca il Palio, il Palio muore", non penso le cose stiano proprio cosi', se si hanno delle buone alternative, basta provarle sperimentalmente un anno, e se funzionano poi, e danno buoni risultati, si adottino in pianta stabile. Fattibile, ma ripeto, ci vogliono la volonta' e un po' piu' di apertura mentale, anche se posso capire chi ha visto per tanti anni il Palio a un modo, ci si e' divertito, e ha paura che se glielo toccano poi non lo riconoscera' piu'. Ma, chi puo' dirlo, potrebbe anche essere il contrario, un Palio meno drastico, piu' moderno e spettacolare.