Domanda:
il matrimonio richiede sempre la speranza (o llusione) che debba durare per sempre ?
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2018-12-06 20:49:16 UTC
ti sposeresti con una persona che, per quanto manifestamente innamorata, abbia il cinismo di pensare , riconoscere e mettere in conto che probabilmente, come tutte le cose della vita, non durerà in eterno ?
e che magari, perciò, ti chiederebbe (nel caso fosse possibile) di sottoscrivere condizioni contrattuali che ne tengano conto ?
35 risposte:
sartori
2018-12-07 16:23:01 UTC
Per me chi non si accontenta della convivenza e sceglie il matrimonio, deve accettare a priori le condizioni e le promesse che in esso sono racchiuse. E' chiaro che certe vicissitudini della vita, anche di grande rilevanza, o dall'irrimediabile conseguenza, non sono preventivabili, ma nonostante ciò il "contratto" non può essere improntato all'insegna del suo possibile insuccesso, ma della sua durevolezza, anche di fronte alle avversità. Non a caso un passo saliente della formula recita proprio così: "...nella buona e nella cattiva sorte..."
Crispo
2018-12-07 12:10:28 UTC
Ma il matrimonio non è l'amore, questo è un equivoco. Il matrimonio è l'impegno per costruire una nuova famiglia. Altrimenti perché sposarsi? Mica mi sposo per amare meglio! Il matrimonio È un contratto, cos'altro? E quindi si basa su un patto.
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2018-12-07 15:31:26 UTC
Se la persona che amo mi chiedesse ( giustamente eh) di sottoporre la nostra unione ad un contratto pre- matrimoniale, giacchè io non credo più di tanto al matrimonio come istituzione, gli direi di non sposarci e di convivere tranquillamente senza stress.
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2018-12-07 19:27:14 UTC
Il matrimonio è semplicemente una promessa, un impegno che ha la coppia a coltivare il proprio amore e reciproca vicinanza nell'interesse di vivere un futuro insieme, magari con dei figli, per permettergli di crescere in un ambiente amorevole e di accettazione. È anche una speranza sì, ma non rimane tale, tutto sommato richiede lavoro e impegno, quello di restare uniti, sfidando l'incognita del futuro.
2018-12-07 18:08:05 UTC
Mi chiederei perché allora voglia sposarsi se non crede che un matrimonio possa durare.
Geo
2018-12-06 22:40:05 UTC
Conviene, sì, prevedere l'eventualità, per poi sperare non succeda mai.
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2018-12-06 22:21:09 UTC
No non richiede né la speranza né l illusione richiede la conseguenza. Cioè che deve durare nel bene o nel male

Anni fa la gente non divorziava e si amava fino alla vecchiaia
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2018-12-11 07:13:03 UTC
Capisco i dubbi ma preferisco le persone razionali e forse accetterei.

Per vari motivi convivo senza essere sposata però sposarsi serve anche a non rimanere senza niente da parte del coniuge una volta che questi è defunto. Se per esempio lo si è curato e altre cose, non è giusto che ereditino poi parenti che nulla hanno fatto e il vedovo/a invece rimane così.



Anche con separazione dei beni, se non ci si separa, l'eredità o parte della stessa va al coniuge rimasto. E' in caso di divorzio che le cose cambiano in parte ma non so di preciso.

Sono anche favorevole allo stare insieme senza necessariamente convivere, cosa che, per vari motivi, forse farò.
Fil
2018-12-06 20:57:20 UTC
Credo sarebbe meglio stilare un contratto rinnovabile ogni sette anni, clausole precise da rispettare in caso di separazione.... va tutto bene sin che va bene, ma se va male in oggi liberarti del coniuge è un'impresa biblica (prendiamo il divorzio giudiziale).



In oggi consiglierei a giovani di pensarci dieci volte prima di fare il grande passo, alla fine ti metti sempre con uno sconosciuto
Karmen
2018-12-06 20:55:59 UTC
In realtà è vero che l'amore non è eterno, prima o poi subentra l'abitudine, non si sarà più passionali come un tempo, poi si fa l'abitudine di quella persona e rimarrà l'affetto.
Joe Black
2018-12-07 17:00:14 UTC
Don Camillo alla Signorina Onan e il Signorino Barbaro: "Carissimi, siete disposti nella nuova via del matrimonio ad amarvi e onorarvi l’un l’altro per tutta la vita?" ... SÌ!

Compagno Peppone: "Articolo 143 - Dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione."... Ok!



Le formule lo richiedono... e voi promettete.
Giampiero M
2018-12-07 07:13:53 UTC
Il matrimonio di Mia Moglie con me è in atto da 52 anni, ma non ci siamo mai sognati di farne un "contratto".

A quello ci hanno pensato Di Maio e Salvini, e con quello stanno strangolando l'Italia.
Ari
2018-12-06 21:15:38 UTC
Penso che il vero amore sia un profondo desiderio per il bene di qualcuno, un desiderio che ti spinge ad un impegno, anche di sacrificio, per promuovere il bene di quella persona, anche nel caso in cui quella persona non ci fa stare più bene.

Vedo il matrimonio come un impegno che ci si assume, e poi in qualsiasi campo della vita o situazione, se si prende un impegno o se si fa una promessa, è per me giusto portare ciò che si dice a termine, mantenere la parola data, anche se le circostanze non fossero più a mio favore.
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2018-12-11 17:23:11 UTC
Di solito un matrimonio è un patto per durare più a lungo possibile, più che speranza io direi fede o fiducia reciproca!
2018-12-11 13:50:55 UTC
la vita è una serie incessante di illusioni e delusioni
» .《 ♥Åł!ğ!яł*°👸
2018-12-10 21:10:18 UTC
Sì altrimenyi nn ha senso
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2018-12-10 15:39:39 UTC
NON ACCETTO E NON PONGO CONDIZIONI.....................!!!!!!!!!!!!!!!!
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2018-12-10 15:29:53 UTC
Il matrimonio, quello vero uomo-donna, è innnazitutto un patto di impegno sociale che pone le basi sulla speranza che le cose vadano bene, esattamente come uno potrebbe investire tutti i suoi beni in una nuova attività economica. Chi sarebbe il folle ad investire in una illusione?

E giusto che la legge tuteli la famiglia unita, aiuti i separati con l attività dei consultori e scoraggiando i divorzi invece che renderli più facili. Spesso chi divorzia si condanna alla povertà.



Chi ritiene che il matrimonio non possa essere per sempre è meglio che non si sposi a meno che non si parli di matrimonio di comodo.



Notare che i matrimoni religiosi hanno 7 volte più probabilità di durare di quelli civili mentre le convivenze e le unioni in-civili tra invertiti durano il tempo di una eiaculazione.
L
2018-12-10 06:37:06 UTC
Tornerei indietro, non mi sposerei, pur riconoscendo eventuali figli.
Nobile Spiantato
2018-12-09 22:08:39 UTC
La Zeta-Jones ha imposto a Douglas condizioni rigidissime: se lui - come sempre più spesso gli accadeva - non riusciva a chiavàrsela, doveva leccarle la fìga per ore tutti i giorni, compresi il 4 luglio e il giorno del Ringraziamento. Michael ha sviluppato un grosso tumore alla lingua, per fortuna guarito senza conseguenze.
2018-12-09 17:00:30 UTC
Non penso che una persona che abbia questa concezione del matrimonio pensi addirittura a sposarsi. Tuttavia, non vorrei una persona che dall'oggi al domani si svegli e mi dica ''eccoti la valigia, è finita ma non fare quella faccia: sapevi sarebbe potuto succedere.'' Personalmente ritengo che la convivenza sia la cosa migliore da fare: molti pensano che sia una scelta da fifoni, mentre io credo che sia una cosa giusta. Si prende una casa insieme, si vive, si condividono tutte quelle piccole cose senza però nessun tipo di contratto. Un po' come se ci si prendesse in prova a vicenda, cercando di capire se ci sta bene che la nostra ragazza lasci la tavoletta alzata dopo la pipì o se il fatto che lasciamo il pigiama in terra mentre ci vestiamo per andare al lavoro possa essere motivo di fastidio per l'altra persona. Insomma si cerca di capire se davvero entrare così tanto a contatto reciprocamente sia una cosa fattibile o se semplicemente arrivati ad un certo punto della serata vogliamo solo restare chiusi in casa per conto nostro a pensare a noi stessi. E per me la convivenza serve a questo. Poi beh io credo che la teoria degli istrici sia una cosa sacra e giusta: né troppo vicini, né troppo lontani. Avere la giusta distanza, rispettare i propri spazi senza passare la vita a programmare la vita degli altri. Sarà un'idea troppo libertina, ma non dico assolutamente che debba esserci la mancanza di rispetto: credo solo che sia una scelta saggia quella di non vincolarsi tramite questo contratto giuridico per sempre. Se una cosa deve finire, che finisca. Senza interpellare avvocati o interventi da parte di terze persone.
2018-12-09 15:11:48 UTC
Purtroppo alcune volte non funziona per sempre
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2018-12-09 09:54:49 UTC
La burocrazia dovrebbe stare alla larga dall'amore.
sandro
2018-12-08 15:05:25 UTC
no, assolutamente no
Luckey
2018-12-08 00:06:38 UTC
Direi che quando io e mio marito ci siamo sposati il problema non si è neanche posto; nonostante avessimo amici e parenti a gufare, eravamo sicuri di aver trovato entrambi il nostro compagno di vita e continuiamo a vederci crescere ed invecchiare insieme (perchè forse siamo cretini, ma crediamo entrambi di diventare un giorno una di quelle coppie di vecchietti che ancora si amano, seppur in maniera diversa rispetto a due giovincelli freschi di appuntamento).



Forse se ti poni quel tipo di problema non stai per sposare la persona giusta, e magari non dovresti farlo.
2018-12-07 23:31:13 UTC
è vissero felici e contenti



https://www.smemoranda.it/wp-content/uploads/2013/11/biancanevewide-1.jpg
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2018-12-07 19:55:07 UTC
Credo che Crispo abbia riassunto bene quel che penso anch'io...

A me sembra abbastanza scontato che nel momento del sì penso davvero possa durare "per sempre", ma come si fa ad essere sicuri che sarà così specie quando non ci sono certezze al mondo...

L'idea di trovarmi implicata in una una trappola o l'idea di sapere che il mio partner si trovi imprigionato in un ideale che però non esiste più me ne regala una visione un po' claustrofobica...

Forse bisognerebbe viverlo sul serio alla leggera, farsi catapultare da quel momento folle in cui pensi di voler condividere la tua vita con una persona senza troppe paranoie. E se son rose...!
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2018-12-07 13:32:30 UTC
senza offesa ma, il matrimonio è per gli sprovveduti, per i deboli e per gli scalatori sociali.



l'unico vero matrimonio è quello che non si basa sugli averi, sulla convenienza e sul sesso ma semplicemente sull'Amore.



la maggior parte dei matrimoni sono spazzatura poiché sono fondati solo ed esclusivamente sui soldi e sull'attrazione fisica nonché sessuale; dunque alla luce di questo non possiamo parlare di Amore ma di infatuazione, libidine, possessione o più semplicemente ignoranza.



<3
2018-12-06 20:54:01 UTC
Non credo sua quello il problema
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2018-12-06 20:51:28 UTC
Mi sono sposato quando è nato mio figlio per... questioni di carattere sociale, non sentimentale.

Del matrimonio in se me ne frego... per me è solo una convenzione ma non rappresenta alcun valore.
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2018-12-10 14:27:29 UTC
Cambierei la premessa: l' amore richiede sempre la speranza/illusione della durata eterna, anche se una parte di noi sa che non è così: lo sa per esperienza familiare, per cultura, per gossip e per sentito dire, comunque per una serie di casi noti si conosce l' impermanenza così come quella della vita, ma a tutti ( e giustamente) piace all' inizio pensare che debba accadere a qualcun' altro ma non a noi.

E magari succede, ci sono amori che si portano avanti fino alla morte: quanti casi si sentono di persone molto anziane che muoiono nello stesso periodo del decesso del coniuge ( ricordo una canzone che diceva di non riuscire a vivere senza l' amata/o...in senso figurato), mentre il matrimonio è piuttosto la formalizzazione dell' amore, chi preferisce il matrimonio alla convivenza ( oramai nell' uso comune, anche tra persone dal credo profondo) credo lo faccia per una forma di tutela e/o auto-tutela.

Di chi e di che cosa dipende dalla persona: c'è chi difende il patrimonio ( citato), chi il futuro dei figli ( uno dei motivi principali di contratto, credo), chi perchè crede di legare ( orrenda parola) l' altra/a a sè ( per me una forma di illusione) etc etc.

E credo che a molti separati/divorziati, nei casi di separazioni non consensuali, a qualcosa magari è servito questo " pezzo di carta", nel bene e nel male ( come di ogni cosa se ne può fare un uso proprio od improprio, a seconda di chi lo usa).
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2018-12-08 10:17:33 UTC
Non mi sposerei più a prescindere....
2018-12-06 20:51:54 UTC
la buseca
2018-12-06 20:49:40 UTC
Eeeeeeeee
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2018-12-06 20:54:34 UTC
Domanda importantissima che probabilmente non avrà risposte soddisfacenti. Ovviamente, l'amore richiede l'assoluta fede nella propria eternità. Ad esempio Balthasar in Gloria, analizzando il pensiero di Solov'ëv, scrive: “Può amare soltanto colui che crede all'eterno significato del suo amore verso questo essere finito, ciò che non è possibile senza simultaneamente credere a Dio, all'immortalità e alla risurrezione, e non solo dell'io e del tu, il ché è impossibile, ma di tutto il cosmo, nel cui contesto soltanto questo amore ha il suo spazio e il suo luogo”. Ovviamente, questa è una visione eminentemente cattolica dell'amore, che fa eco alla paolina per cui l'amore 'tutto crede, tutto spera', proprio perché 'l'amore non avrà mai fine' (1 Corinzi 13, 8). In realtà Balthasar sollevò una questione enorme e sottovalutata, quella per cui l'unico amore credibile - anche tra 'esseri finiti' - è quello per cui si ama per continuare ad amare, ovvero che si ama senza credere di poter smettere di amare: se l'amore concepisse il suo finire, finirebbe. Ma questa è roba cattolica, e se l'hai capita sei più vicino al cattolicesimo di quanto forse immagini.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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