Dunque, le parodontopatie sono malattie infettive croniche del parodonto che portano a distruzione dei tessuti di sostegno intorno al dente ed in definitiva alla perdita dei denti. Senza terapie la perdita è mediamente di 1mm all'anno. Se curate in maniera corretta questa diminuisce a 0,1mm all'anno. Esistono ovviamente casi più o meno aggressivi. In genere quelle ad esordio precoce (adolescenza o età adulta giovane) sono più aggresive e pericolose.
Purtroppo è molto difficile generalizzare perchè le parodontopatie possono avere le cause più svariate. Infatti benchè la causa iniziale sia batterica, non in tutte le persone si crea una distruzione del parodonto, ad indicare che esistono sogetti più sensibili ed altri meno. Capita di vedere bocche malcurate senza parodontopatia mentre persone con un'ottima igiene orale che hanno problemi alle gengive. Infatti parte dlla distruzione avviene per la risposta dell'organismo abnorme all'infezione batterica.
Un tempo si pensava che la causa fosse la placca batterica. Ora si è scoperto che la placca batterica è sì la responsabile, ma solo quando ci sono certi batteri particolari
Comunque la terapia standard implica igieni orali professionali, uso di antisettici e antibiotici (nei casi più gravi si può fare un tampone per scoprire i batteri responsabili ed instaurare una terapia corretta, viste anche le crescenti resistenza che si stanno creando) ed una corretta igiene domiciliare. Dopo questa fase, detta causale, si vedono i risultati ottenuti. Se non soddisfacenti, se rimangono tasche >4mm è necessario fare degli interventi per rimediare e per creare un'anatomia favorevole all'autodetersione e allo spazzolamento (per evitare zone dove il cibo ed i batteri rimangono irraggiungibili dallo spazzolino e filo).
Altre cose utili possono essere antiinfiammatori, immunomodulatori (ancora sperimentale), ossigeno locale (interessante ma poco pratico!)....
Comunque la parodontopatia è cronica distruttiva: Purtroppo il tessuto perso non può essere ricostituito. Negli ultimi anni sono nate tecniche e materiali "rigenerativi" ma i risultati sono ancora minimi o parziali, 1,2 mm di guadagno di attacco ecc.... Anche se nuovi materiali che usano le proteine ricombinate sembrano dare risultati migliori... percui in futuro dovremmo essere in grado di recuperare i difetti creatisi. La malattia ha fasi attive e quiescienti.... nelle fasi attive è importante andare subito dal dentista per bloccarle sul nascere e limitare i danni.
Non avere paura, se vai da un professionista sicuramente potrai mantenere i tuoi denti per anni e anni!
PS: discorso importante è la cosidetta teoria della malattia focale, in auge nei primi del '900, caduta in disuso e ripresa ultimamente grazie a ricerche che ne hanno dimostrato un certa validità. In pratica si ipotizza (ed i dati epidemiologici confermano) che un'infezione cronica localizzata può causare o comunque peggiorare delle patologie sistemiche. Purtroppo sembra che i malati di paroontopatie abbiano più probabilità di avere infarti e ictus o di generare figli prematuri e nati sottopeso (le donne), così come la parodontopatia diminuisce il controllo del diabete. Occorreranno ulteriori studi per avere dati più precisi e poter discernene quello che è causato dalla parodontopatia e quello che è causato da uno stile di vita ed un'igiene di vita non salutare, ma tieni presente che avere le gengive "malate" equivale ad avere una zona infiammata/infettata grande come larea del palmo della meno.... Purtroppo mentre se si creasse una piaga cos' grande in una regione visibile praticamente tutti correrebbero dal medico, quando si crea in bocca (tramite parodontopatia), molti sono soliti ignorarla.....